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Dove il cuore si racconta

i suoi scritti sono poesie al vento

storie di vita e di carne, ossa e cuore

la vita che fugge e tu che perdi la coincidenza

il treno che ti aspetta al binario ma tu hai sbagliato giorno

CONTINUA...

Continua così e

Non fallire.

Sbattilo bene, magari frenandoci sopra.

Il mio cuore azzoppato.

Privandolo di gioie e certezze.

Carezze neanche a parlarne

E aride notti di lacrime

Insonni

E giorni di assenza di te...

E crediti RE del mio tutto,

Raccogli

E gongola su lacrime a lutto,

Perchè sul tuo trono non osa,

Posarsi pietà.

Ma sappi che scrivo.

Mi struggo ma scrivo.

Esalando quel poco che resta di me.

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Dialogo tra fratelli

Ferma i pedali e scendi dalla ruota della vita,

dal carrozzone che altri hanno messo in moto per noi.

Guardami intensamente quello che sonò oggi è lo stesso di quello che ero ieri.

Nulla è cambiato,

 nulla mi ha cambiato e spesso gioco a tornare in quel tempo.

Cavalco il nostro triciclo di latta rosso.

Gioco ancora a nascondino e sono sempre quello che si lascia trovare da te

Copro ancora le bambole sul letto 

Ed ho ancora paura di dormire al buio.

Ti ho sostituita con quello che "Vita" mi ha ordinato di maneggiare

Mi sono piegato a lei ma solo avendo te.

Mi sono piegato poche volte

e non mi sono mai spezzato grazie a te.

Ti vedo ora attonita a chiederti perché

Me lo chiedo anche io,

spesso.

Non c"e risposta e non la cerchiamo più.

Siamo solo io e te,

un bambino che non voleva crescere

ed una donna bambina che l'ha capito.

Sempre.

Poetar d'amore in sogno

Qui tutto bene 

Mi lacero inventandomi la storia 

di uno al posto mio.

Il giorno troppo chiaro

La notte troppo lunga 

e il fumo,

avvolge della legna che non arde.

Acre con acredine

che splendido mesh up!

I lividi nell'animo non sbiancano e...

di nuovo sul burrone con l'eco in lontananza.

Ma nella stanza 

appare la fragranza

che ti scorta.

Sei nota di dalia e rosmarino

giunchiglie a capo chino

grappoli di rose e alcoliche peonie,

ghirlande stracolme di petunie

che spandono l'odore dell'alloro che le tiene,

I bulbi tutti in fila 

esplodono ai tuoi passi

Narcisi, tulipani in mezzo ai sassi

Ti chiedono carezze 

e tu

ti abbassi,

E gli iris che s'innalzano ti porgono la testa

sottomessi.

Padrona del giardino insinui il tuo cammino 

di la'...

Ninfee stracolme di ranocchi 

del verde che da' agli occhi 

riflettono nell'acqua cristallina ma...

E' gia mattina.

Un altra delle tante,

La sveglia che  mi urla per dispetto 

allora si recita a soggetto

Prendendola di petto

Sta' vita 

senza te.

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Amo'

Amò

nel modo più smodato, lasciandosi morire un pò alla volta...

Come se giorni di digiuno

e bulimiche nottate alternate a magre mattinate

non fossero bastate

Si alzò

schiarendosi la voce,

scansando lacrime copiose

e stringendosi il dolore

al petto

raccolse un pò di sè..

quello rimasto.

Strinse il viso tra le mani

e domani

SENZA DI TE

immagine legata alla poesia

Colazione di Lunedì

e' tardi

ma ti ho pensato

e come sempre

mi scopro a rimboccarti 

gli angoli del cuore

 

per te...

avrei squarciato 

il cielo grigio con un dito 

un’ altra colazione o mia regina

avrei imbandito,

caraffe cristalline

corolla allo splendore del tuo viso

riflessi che ti donano

giustizia rispettosa

 

per te...

avrei sfornato

fragranti melodie

guardandoti

annusare

le candide giunchiglie

a capochino

 

e da te

arbusto sempre verde e sempre vivo

atteso avrei

quel lento invuluppare

le membra insieme

al nostro cuore

AMORE E PSICHE

cosi riduttivo

sentirti mia...

 

ma tu sei d'amore

di nuvola e amore

di petali caduchi

e di ombre di giochi d'estate  

sei sabbia

mulinello impetuoso di sensi

sei rena di fiume

dai verdi riflessi piu' intensi

sei sasso 

che lanci profondo

nell'animo mio

ma sei anche

terra

feconda e materna

marrone piu'caldo che c'e'

che si apre alla sterile vena

che e' in me

e poi pioggia

dall' acre sapore di pini

o dolce 

da gocce cadenti di pruni

o brezza di vento

del sud

che asciuga il mio lento

sudare

spiegando a me stesso

l'assenza di te.

GEKI SI NASCE

attaccato a quel ruvido muro

biancastro

sei solo

tra crepe 

e tra nidi di vespe

risali la china

 

ma solo

 

la notte

isolana e pungente 

di datteri e fichi

si apre alla danza 

la tua

 

e giri

sentieri di festa e di pianto

equilibrio precario

tra  grida ovattate

di bimbi

che vogliono ancora giocare

 

ma tu giri

mostrando il tuo naso alla luna

compiendo prodezze

da settecamicie

volando su mani palmate

e fate

che invidiano i tuoi ghirigori

 

poi sosti

immobile e fisso

cristallo di roccia

attaccato con forza

alla parte di te 

che tiene vitale

 

nel buio

diffusa

una nota leggera di flebile e pura poesia

ritrovi

quel tronco

di edera vecchia e cadente

sul quale ti lasci planare

 

e' li 

banchetto di versi

cantati

suonati

ed urlati

che ti lasci cullare

il carlino di Sigfrido

RITRATTO DI MADRE

Sei madre
Di tutte le madri
Di me figlio tuo
E di quelli che rifugiano in te
tra le pieghe del cuore 
Di loro 
dei sussulti che calmi
dei cesti di lacrime che schivi
del tempo che impieghi
Per noi
Figli tuoi
A volte disperati
gonfi di rabbia 
dopo giornate di nuvole nere
di notti insonni 
Ed allora l'incanto
Incede il tuo sguardo
Lasci scorrere il cuore
Su noi

Pink Cream

La storia di Sigfrido

Sigfrido sin da bambino manifesta la sua vena creativa e capacità attoriali e sceniche.

Frequenta il Dams a Tor Vergata.

Si distingue per la dote interpretativa dei testi ed un tono di  voce teatrale.

Sperimenta la sua creatività in una Boutique floreale: Rose e Fiori.

Poi la passione per la cinofilia, inizia ad allevare Carlini, con discreto successo. 

Nel tempo libero da vita a storie di sentimenti parlanti, di figure non stereotipate che esprimono un senso di meraviglia e dolore e poesie ispirate alla  VITA.

Sigfrido Barletta
il tuffatore di Paestum
Ioien
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