Il segreto dell'Angelus di Millet
- FRIDA MONTEFUSCO
- 18 mar 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 7 lug 2024
Un dipinto ad olio del 1859, un pittore francese Millet, un segreto da rivelare, una visione delirante di Dalì.
Questo racconto si basa su una storia realmente accaduta, nel giugno 1932, l'ecclettico Salvador Dalì, all'improvviso riceve la visita di un dipinto di Millet: l'Angelus, per l'esattezza.
L'immagine di questo dipinto si insinua nei suoi pensieri e lo tormenta.

"Il manoscritto di questo libro andò perduto il giorno in cui partimmo da Archaon, qualche ora prima dell'occupazione tedesca. Ricomparso oggi dopo ventidue anni, l'ho riletto e ho deciso di pubblicarlo così com'è, senza cambiarvi una virgola." ( Salvador Dalì, Il mito tragico dell'Angelus di Millet, Abscondita srl, 2000)
In questo modo Salvador Dalì, apre il suo libro delirante. Nel giugno del 1932, all'improvviso nella sua mente appare il dipinto: l'Angelus di Millet. Da questo momento, l'immagine non lo abbandona, anzi si insinua nella sua immaginazione, prendendo vita e si trasforma ben presto in un'opera pittorica inquietante.
L'Angelus
l'Angelus è un'opera dipinta da Jean Francois Millet, che fino all'età di venti anni aveva fatto il contadino, infatti alcune delle sue opere hanno tratto ispirazione da questo periodo della sua vita.
L'opera si trova a Parigi, al Musée d’Orsay, le misure della tela sono 55,5 x 66 cm.
Sono raffigurati due contadini che pregano all'ora del tramonto, interrompendo la loro attività nei campi. Queste due figure sono distanti l'una dall'altra, ed entrambe con la testa chinata in avanti. Il tramonto dipinto dietro di loro, i campi coltivati, una cesta di ortaggi ai piedi della donna. E' rappresentata una scena di vita contadina, come tante di quel periodo storico. Il dipinto è stato realizzato da Millet nel suo studio, e non direttamente sul posto, così come avveniva in quel preciso periodo storico: siamo nel 1859.
Ti stai domandando perché? cosa è successo in quel periodo?
Si è sviluppato l'Impressionismo.
Impressionismo
E' una corrente pittorica, che nasce nel 1859 e termina intorno ai primi anni del 900.
Gli elementi distintivi: scene di vita quotidiana, paesaggi.
Nel Museo d'Orsay a Parigi, potete trovare i dipinti dell'Impressionismo più famosi.
Dove eravamo rimasti? ricordi?
Salvador Dalì è in piena crisi delirante, non fa altro che pensare ossessivamente a questo dipinto. Mentre cammina sulla spiaggia, trova dei sassi la cui forma, raffigura i personaggi principali dell'Angelus. Poi durante una passeggiata in un prato, la sua attenzione si posa sull'erba alta e le cavallette, si scontra con un pescatore e da quell'incontro la sua mente si sintonizza nuovamente sul dipinto. Sta diventando una vera ossessione.
Tutto questo processo viene inserito in un manoscritto che l'autore perde e ritrova per caso molti anni dopo.
È così delirante questo processo, che Salvador Dalì lo descrive in modo meticoloso, senza tralasciare alcun elemento. Lui è convinto che quel dipinto nasconda un segreto.
Secondo la sua teoria, Millet aveva inizialmente dipinto una piccola bara ai piedi dei due contadini, solo che successivamente dietro consiglio di un amico, decise di nasconderla e dipinse un mucchietto di terra proprio in quel punto del dipinto.

Nel 1963, dopo anni di delirio paranoico, riesce a convincere il museo del Louvre, dove è conservato e visibile al pubblico questo dipinto, ad effettuare una lettura con i raggi X e l'esito da ragione a Dalì! l'Indagine rivela che sotto la cesta è nascosto un parallelepipedo.
Con il passare del tempo però l’idea di Dalì fu ridimensionata, fino ad essere considerata il frutto della vivida immaginazione del pittore surrealista.
Curiosità
Questo dipinto ha in se qualcosa di misterioso e tragico perché non ha ossessionato solo Dalì, ma anche Alberto Giacometti e Van Gogh, questi chiede a suo fratello Theo di spedirgli cartoline raffiguranti L'Angelus di Millet per poterlo replicare in modo ossessivo.
Se sei interessato ad approfondire l'argomento, ti consigliamo di leggere questo libro:

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